Mia madre è impazzita

Maschio 28 anni.

Mia madre ha sempre mostrato segni evidenti di depressione, ma negli ultimi due o tre anni la situazione è peggiorata drasticamente. Ha iniziato con il rifiutarsi di andare a lavoro, poi ha cominciato a vedere tutti come nemici: me, mio padre, chiunque entrasse nella sua vita. Era sempre più convinta che le persone fossero false, opportuniste e che non valesse nemmeno la pena averci a che fare. Col tempo, si è progressivamente isolata dalla realtà.

Sei mesi fa ha iniziato ad avere problemi respiratori. Dopo una serie di esami, che tutti speravamo non rivelassero nulla di grave, le è stato diagnosticato un carcinoma polmonare. Per ora non è considerato incurabile e i medici ci hanno parlato di diverse opzioni di trattamento, ma lei è crollata psicologicamente ancora prima della diagnosi. Da tempo ha atteggiamenti persecutori nei confronti di mio padre, accusandolo di averle rovinato la vita, quando in realtà lui è sempre stato l’unico a starle vicino, a sopportarla con pazienza e a prendersi cura di lei. Ce l’ha anche con me, senza alcuna logica.

Non vuole più uscire di casa. Due settimane fa, mentre era in preda all’ansia al telefono con me, le ho consigliato di uscire a prendere un po’ d’aria. Purtroppo, mentre era fuori, è caduta e si è fratturata il piede e la spalla. Ha dato la colpa ai medici e, ovviamente, anche a me, dicendo che se non le avessi suggerito di uscire non sarebbe successo. Da allora è chiusa in casa e sembra impazzire sempre di più. Rifiuta qualsiasi tipo di aiuto: né psicofarmaci né terapia.

Io non so più cosa fare. L’altra sera, esasperato, ho chiamato il 118 per un possibile TSO. Ho registrato le sue telefonate in cui diceva di volersi suicidare e i biglietti che lasciava scritti per accusarci di tutto. Ma quando sono arrivati i medici, si è mostrata collaborativa e lo psichiatra le ha prescritto solo Zoloft e Xanax, rimandandola a casa. Da allora, le crisi di rabbia contro mio padre non sono cessate. Lui non può più rientrare in casa perché appena lo fa lei lo insulta, lo picchia, lo umilia in tutti i modi.

Io sto impazzendo. Non vedo altra soluzione se non il TSO, ma mi fa male pensare a lei sedata e ricoverata in quel modo. Eppure, sembra che non ci sia alternativa.