Il Foglio AI, i primi articoli scritti da una macchina sono pubblicati. Se ne può discutere
È partito questo curioso e divertente esperimento:
https://www.ilfoglio.it/il-foglio-ai/
Dai primi 2/3 articoli, incredibilmente, non sembra male, anzi meglio di molti altri giornali scritti da “operatori informativi” (giornalisti se avete il coraggio di definirli tali).
Ovviamente non è un giornale di attualità perchè un AI non può essere su un aereo o ad una conferenza di un presidente, bensì è più un approfondimento.
Da quanto ho capito, e si evince sul suo funzionamento, sono i giornalisti veri a scrivere i prompt. E già scrivere un prompt che generi un output non è per tutti, per quanto semplice, per fargli generare del testo e articoli decenti, serve avere delle basi.
Prendo l’ultimo articolo:
Tutte le balle di Trump nell'ultimo mese, caso per caso | Il Foglio
…fa schifo.
Da leggere fa schifo, è pedante, noioso e le frasi hanno tutte la stessa struttura.
Ma i contenuti ci sono.
Altro articolo:
L'amore è sopravvalutato? Perché i giovani europei fuggono dalle relazioni | Il Foglio
Questo articolo è più difficile perchè non dovrebbe analizzare semplici fatti ma cerca di comprendere. L’articolo è assolutamente valido, scritto sempre nei classici modi delle AI, con frasi corte, mille punteggiature e la stessa struttura della frase. Ma è meglio del precedente, almeno ha un po’ di ritmo, il problema è che non fa altro che analizzare i dati e fatti ma non trae alcuna conclusione, ne da una prospettiva o un parere.
Insomma, per quanto mi riguarda, si sente la mancanza di un giornalista ma con i giusti prompt e su articoli fattuali, non molto opinabili, sa fare il suo lavoro.
Solo che sarebbe bello sapere tutto il processo dietro alla stesura dell’’’articolo, perchè se il giornalista sta più tempo a scrivere il prompt e controllare che non ci siano scritte assurdità/allucinazioni tipiche, non è che sia poi tutto sto vantaggio. Senza contare che l’AI genere solo stocasticamente articoli in base ad altri articoli scritti da umani (mi riferisco alle notizie appunto). E si torna all’inizio del cerchio.
La mia opinione è che per scrivere questo genere di articoli, senza opinioni ma solo fatti o interviste, non è poi così male se è nelle giuste mani di chi scrive prompt e rilegge il testo.
Ora si aprano le danze ai luoghi comuni, stereotipi e frasi fatte, altresì chiamati “commenti” :) chissà se il buon prof Fleischner ne parlerà questo sabato (o domenica, quando esce media e dintorni insomma)
Se c’è qualche temerario che è andato in edicola a chiederlo, si faccia avanti!