il PD si spacca sul riarmo europeo all' eurocamera, FDI vota favorevole
La delegazione del Pd si è divisa sul voto al Pe: 11 astenuti, 10 favorevoli, nessun contrario. Hanno votato sì: Stefano Bonaccini, Antonio Decaro, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Irene Tinagli e Raffaele Topo. Astenuti Nicola Zingaretti, Annalisa Corrado, Alessandro Zan (LMAOOO), Brando Benifei, Dario Nardella, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Camilla Laureti e gli indipendenti eletti nelle liste Pd Cecilia Strada e Marco Tarquinio. Annunziata, che dai tabulati risulta favorevole, ha corretto il voto dal sì all'astensione
Giorgetti, riarmo non a scapito di sanità e servizi pubblici "Per il governo italiano il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito di settori fondamentali per i cittadini, quali ad esempio la sanità e i servizi pubblici". Lo ha ribadito il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, al question time alla Camera spiegando che proprio per questo "l'Italia ha pertanto elaborato una proposta con l'obiettivo di colmare il divario di investimenti dell'Europa nel settore della difesa e della sicurezza e migliorare significativamente le sinergie tra risorse nazionali e a livello Ue, ma cercando per quanto possibile di minimizzare l'impatto sul debito pubblico".
Schlein, la posizione Pd è e resta questa "All'Europa serve la difesa comune, non la corsa al riarmo dei singoli Stati. È e resta questa la posizione del Pd". Lo dichiara la segretaria Pd Elly Schlein. "Oggi al Parlamento si votava una risoluzione sulla difesa comune, con molti punti che condividiamo, ma la risoluzione dava anche appoggio al piano RearmEU proposto da Ursula Von der Leyen cui abbiamo avanzato e confermiamo molte critiche proprio perché agevola il riarmo dei singoli Stati facendo debito nazionale, ma non contribuisce alla difesa comune e anzi rischia di ritardarla. Quel piano va cambiato".